skorpion72 |
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| Gocce di memorie
Sono gocce di memoria Queste lacrime nuove Siamo anime in una storia Incancellabile Le infinte volte che Mi verrai a cercare nelle mie stanze vuote Inestimabile E' inafferrabile la tua assenza che mi appartiene Siamo indivisibili Siamo uguali e fragili E siamo già così lontani Con il gelo nella mente Sto correndo verso te Siamo nella stessa sorte Che tagliente ci cambierà Aspettiamo solo un segno Un destino, un'eternità E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso Per raggiungerti adesso, per raggiungere te Siamo gocce di un passato Che non può più tornare Questo tempo ci ha tradito, è inafferabile Racconterò di te Inventerò per te quello che non abbiamo Le promesse sono infrante Come pioggia su di noi Le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai Aspettiamo un altro viaggio, un destino, una verità E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso Per raggiungerti adesso, per raggiungere te
Giorgia.
Il tuo sorriso
Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa, la lancia che sgrani, l'acqua che d'improvviso scoppia nella tua gioia, la repentina onda d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita.
Amor mio, nell'ora più oscura sgrana il tuo sorriso, e se d'improvviso vedi che il mio sangue macchia le pietre della strada, ridi, perché il tuo riso sarà per le mie mani come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno, il tuo riso deve innalzare la sua cascata di spuma, e in primavera, amore, voglio il tuo riso come il fiore che attendevo, il fiore azzurro, la rosa della mia patria sonora.
Riditela della notte, del giorno, della luna, riditela delle strade contorte dell'isola, riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama, ma quando apro gli occhi e quando li richiudo, quando i miei passi vanno, quando tornano i miei passi, negami il pane, l'aria, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perché io ne morrei.
- Pablo Neruda
due testi molto belli...
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