Love Dream

Il piccolo popolo

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creamybirba
view post Posted on 21/3/2007, 15:54




In queste sezioni potrete trovare alcune curiosita' sul mondo del piccolo popolo

Spiriti delle fonti, degli stagni e dei prati,

spiriti curiosi e benevoli, a volte burloni e dispettosi,

sono attorno a noi numerosi come foglie sugli alberi.



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skorpion72
icon1  view post Posted on 21/3/2007, 21:17




deve essere un mondo davvero carino , un pò come quello delle fate e dei folletti nordici :rolleyes:

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creamybirba
view post Posted on 22/3/2007, 03:02




CITAZIONE (skorpion72 @ 21/3/2007, 21:17)
deve essere un mondo davvero carino , un pò come quello delle fate e dei folletti nordici :rolleyes:

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Bravissimo, e' proprio quello :D , pultroppo ultimamente non ho avuto molto tempo per stare davanti al pc, ma quando riesco, aggiungo qualche nuova ''chicca''
Come stai Skorpion? Buona giornata
 
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skorpion72
icon1  view post Posted on 25/3/2007, 19:38




:rolleyes: in attesa del tuo ritorno creamy ekko un bello sfondo fantastico, veramente carino. :)

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creamybirba
view post Posted on 27/3/2007, 07:54




CITAZIONE (skorpion72 @ 25/3/2007, 20:38)
:rolleyes: in attesa del tuo ritorno creamy ekko un bello sfondo fantastico, veramente carino. :)

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(IMG:http://img76.imageshack.us/img76/2802/artfantasy134um2.jpg)

e' vero e' stupendo, postane pure che mi piacciono, anzi, se hai anche qualche ''chicca'' benvenga ;)
 
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skorpion72
icon1  view post Posted on 28/3/2007, 16:35




:rolleyes: ed ekko un altro sfondo fantastico si potrebbe intitolare ragazza con l'arco... è molto bello, a me affascinano sempre gli ambienti fantasy... forse perchè ti estraneano dal mondo attuale... :(

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creamybirba
view post Posted on 28/3/2007, 23:09




CITAZIONE (skorpion72 @ 28/3/2007, 17:35)
:rolleyes: ed ekko un altro sfondo fantastico si potrebbe intitolare ragazza con l'arco... è molto bello, a me affascinano sempre gli ambienti fantasy... forse perchè ti estraneano dal mondo attuale... :(

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(IMG:http://img488.imageshack.us/img488/5733/artfantasy106zx2.jpg)

Di fatti io mi ''rifugio'' spesso in questi mondi incantati
 
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skorpion72
icon1  view post Posted on 29/3/2007, 11:41




sai uno dei film che mi piacciono di più e che avevo visto parecchi anni fa era La Storia Infinita ebbene a me quel genere di film mi affascinano molto forse perchè il mondo attuale non mi piace e poi senza la fantasia secondo me non ci sarebbe nemmeno ragione di vivere, e comunque è bello estranearsi dal mondo circostante
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creamybirba
view post Posted on 31/3/2007, 19:26




CITAZIONE (skorpion72 @ 29/3/2007, 12:41)
sai uno dei film che mi piacciono di più e che avevo visto parecchi anni fa era La Storia Infinita ebbene a me quel genere di film mi affascinano molto forse perchè il mondo attuale non mi piace e poi senza la fantasia secondo me non ci sarebbe nemmeno ragione di vivere, e comunque è bello estranearsi dal mondo circostante
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(IMG:http://www.coolwallpapers.org/wallpapers/0...fantasy-027.jpg)

Anche a me era piaciuto tantissimo, pensa che lo ho rivisto la settimana scorsa.

Bastian
L'imperatrice bambina
Atreju
Il Fortuna Drago

Bei ricordi :rolleyes:

Ti ricordi la colonna sonora? ^_^


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skorpion72
view post Posted on 1/4/2007, 13:41




CITAZIONE (creamybirba @ 31/3/2007, 20:26)
CITAZIONE (skorpion72 @ 29/3/2007, 12:41)
sai uno dei film che mi piacciono di più e che avevo visto parecchi anni fa era La Storia Infinita ebbene a me quel genere di film mi affascinano molto forse perchè il mondo attuale non mi piace e poi senza la fantasia secondo me non ci sarebbe nemmeno ragione di vivere, e comunque è bello estranearsi dal mondo circostante
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(IMG:http://www.coolwallpapers.org/wallpapers/0...fantasy-027.jpg)

Anche a me era piaciuto tantissimo, pensa che lo ho rivisto la settimana scorsa.

Bastian
L'imperatrice bambina
Atreju
Il Fortuna Drago

Bei ricordi :rolleyes:

Ti ricordi la colonna sonora? ^_^


(IMG:http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/fil...riainfinita.jpg)



(IMG:http://www.ladu.unimi.it/imgDb/imgNews/06091354816110021.jpg)


si la musica è molto bella come l'atmosfera del film, anche il numero 2 e 3 mi sono piaciuti come film :rolleyes:
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creamybirba
view post Posted on 1/4/2007, 13:48




CITAZIONE (skorpion72 @ 1/4/2007, 14:41)
CITAZIONE (creamybirba @ 31/3/2007, 20:26)
CITAZIONE (skorpion72 @ 29/3/2007, 12:41)
sai uno dei film che mi piacciono di più e che avevo visto parecchi anni fa era La Storia Infinita ebbene a me quel genere di film mi affascinano molto forse perchè il mondo attuale non mi piace e poi senza la fantasia secondo me non ci sarebbe nemmeno ragione di vivere, e comunque è bello estranearsi dal mondo circostante
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(IMG:http://www.coolwallpapers.org/wallpapers/0...fantasy-027.jpg)

Anche a me era piaciuto tantissimo, pensa che lo ho rivisto la settimana scorsa.

Bastian
L'imperatrice bambina
Atreju
Il Fortuna Drago

Bei ricordi :rolleyes:

Ti ricordi la colonna sonora? ^_^


(IMG:http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/fil...riainfinita.jpg)



(IMG:http://www.ladu.unimi.it/imgDb/imgNews/06091354816110021.jpg)


si la musica è molto bella come l'atmosfera del film, anche il numero 2 e 3 mi sono piaciuti come film :rolleyes:
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Hai qualche storia interessante da postare sul Piccolo Popolo?
 
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skorpion72
icon1  view post Posted on 1/4/2007, 14:03




storie non ne conosco però penso che si possano trovare guarderò un pò, mi pare navigando per internet avevo trovato un sito con le fiabe anche quelle si possono pubblicare, comunque ora metto uno sfondo veramente carino dopo quello che rapprentava secondo una ragazza indiana (nativa d'america).

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creamybirba
view post Posted on 1/4/2007, 14:54




CITAZIONE (skorpion72 @ 1/4/2007, 15:03)
storie non ne conosco però penso che si possano trovare guarderò un pò, mi pare navigando per internet avevo trovato un sito con le fiabe anche quelle si possono pubblicare, comunque ora metto uno sfondo veramente carino dopo quello che rapprentava secondo una ragazza indiana (nativa d'america).

(IMG:http://img477.imageshack.us/img477/7416/artfantasy022hl1.jpg)

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e' carinissimo image
 
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skorpion72
icon1  view post Posted on 2/4/2007, 06:38




ekko una bella fiaba di Charles Perrault per iniziare la settimana... :rolleyes:

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CITAZIONE
Il gatto dagli stivali
[il gatto dagli stivali] C'era una volta in un paese lontano un povero vecchio mugnaio.
L'uomo aveva tre figli e per farli crescere aveva ormai speso tutti i suoi risparmi; i suoi unici beni erano un vecchio mulino, un asino ed un gatto grigio.
Il mugnaio era molto vecchio ed un giorno, sentendosi ormai vicino alla morte, radunò i suoi ragazzi e gli disse:
"Miei cari, voglio dividere tra di voi i miei averi. A te, che sei il più grande, lascio il mulino. A te invece l'asino e a te, che sei il più piccolo, lascio il mio amato gatto."
Pochi giorni dopo il mugnaio morì.
Il giovane che aveva avuto in eredità il gatto non era per nulla soddisfatto.
"Non è giusto", si lamentava, "i miei fratelli possono mettersi d'accordo, lavorare e guadagnarsi da vivere con il mulino e l'asino, ma io che cosa ci faccio con un gatto? Potrei solo mangiarmelo e poi cucirmi un bel manicotto con il suo pelo per scaldarmi le mani d'inverno!"
Ascoltando quelle parole, subito il gatto drizzò le orecchie e, molto preoccupato di finire davvero arrostito, decise di intervenire in aiuto del suo nuovo padrone.
"Non disperarti così, padrone mio!", disse con un sorriso furbo. "Fidati di me, troveremo un modo per sopravvivere! Prima di tutto devi procurarmi subito un paio di stivali di cuoio, un cappello con la piuma ed un sacco di tela robusta."
Il giovane era un po' stupito, perchè proprio non riusciva ad immaginare che cosa avrebbe potuto fare un gatto con un cappello, un sacco di tela ed un paio di stivali.
Alla fine però, pensando che in fondo non aveva nulla da perdere, decise di accontentarlo e, con i pochi risparmi che possedeva, procurò al gatto tutto ciò che gli aveva chiesto. Così, dopo aver indossato gli stivali ed un bel cappello rosso, salutò il padrone e si diresse nel bosco.
Qui catturò un grande coniglio selvatico, lo infilò nel sacco e si incamminò tutto allegro verso il palazzo del re.
"Voglio essere ricevuto dal re in persona!", disse alle guardie che lo accolsero stupite all'ingresso, ma lo fecero entrare.
"Che cosa desideri?", chiese il re, incuriosito, trattenendosi a stendo dal ridere per il buffo abbigliamento dell'animale.
"Devo consegnarvi un dono da parte del marchese di Carabas, il mio padrone", rispose il gatto con un solenne inchino.
"Anche se non lo conosco", disse il re che era ghiottissimo di selvaggina, "ringrazia molto il tuo padrone da parte mia!"
Nei mesi seguenti il gatto continuò a portare a palazzo diversi doni provenienti da tutte le terre del marchese di Carabas ed il re era sempre più curioso di scoprire chi fosse mai questo misterioso e generoso marchese.
Un giorno, durante una delle sue visite, il gatto udì che il re e sua figlia, la mattina seguente avrebbero fatto una passeggiata in carrozza lungo il fiume.
"Domani vai al fiume e fai un bagno nel punto che ti indicherò", disse il gatto al padrone, "fidati di me e presto diventerai molto ricco."
Il ragazzo seguì le sue istruzioni, si immerse nell'acqua ed ecco arrivare la carrozza del re.
Il gatto corse gridando: "Aiuto! Aiuto! Hanno derubato il mio padrone, il marchese di Carabas! Lo hanno spogliato e gettato nel fiume.
Vi prego, aiutatemi a salvarlo perchè non sa nuotare!"
Il re a quelle grida riconobbe immediatamente il simpatico gatto che aveva portato tanti doni a corte.
Fece fermare la carrozza, ordinò alle guardie di soccorrere il marchese di Carabas, lo fece vestire con un elegante abito nuovo ed invitò il ragazzo, che ora sembrava proprio un gentiluomo, a salire sulla carrozza.
Mentre la carrozza avanzava lentamente lungo la strada, il gatto cominciò a correre avanti, precedendola.
Arrivò in un campo dove i contadini stavano mietendo il grano e con aria minacciosa gridò:
"Quando passerà di qui la carrozza del re, dite che queste terre appartengono tutte al marchese di Carabas, altrimenti ve ne pentirete!"
Così , quando la carrozza si avvicinò, il re chiese di chi fossero quelle terre e quei campi coltivati.
"Ma come sire, non lo sapete? Appartengono tutte al marchese di Carabas!", risposero in coro i contadini.
Il gatto con gli stivali sapeva perfettamente che in realtà tutti quei terreni appartenevano ad un orco, famoso per la sua magia, che abitava in un castello da quelle parti.
Correndo all'impazzata per arrivare primo, giunse davanti al castello ed entrò dalla porta principale con passo deciso.
"C'è nessuno qui?", gridò con fare impertinente.
Finalmente arrivò il padrone, un omone gigantesco, con gli occhi cattivi che con una voce minacciosa chiese:
"Come ti permetti di entrare nel mio castello senza essere invitato?"
"Signore, ho sentito dire cose incredibili sui vostri poteri magici ...ho sentito che potete trasformarvi in qualunque animale! Vorrei proprio vedere se è vero!", rispose il gatto.
L'orco, irritato che qualcuno osasse mettere in dubbio i suoi poteri magici, si trasformò in un grosso leone.
Il gatto, che era un furbacchione, disse: "E riuscireste a trasformarvi anche in un animale molto piccolo?"
L'orco diventò un topolino ed il gatto, velocissimo, allungò una zampa e lo divorò in un sol boccone!
Allora si precipitò alla porta principale e, non appena la carrozza giunse davanti all'ingresso, gridò:
"Benvenuto nel magnifico castello del mio signore, il marchese di Carabas! Vi prego, entrate."
Il re non riusciva a credere ai suoi occhi! E neppure il giovane, che era ancora più sbalordito, ma si fece coraggio e invitò subito il sovrano e la principessa a visitare insieme il castello.
La giovane fanciulla guardava con occhi sempre più innamorati quel giovane bello e dai modi gentili che accompagnava suo padre.
Entrando, si resero conto che il castello era davvero splendido. C'erano moltissime sale, lunghi corridoi e si sarebbero sicuramente smarriti se non ci fosse stato il gatto che, sicuro di sè, con i suoi stivali, faceva da guida.
Dopo averli condotti nei saloni più sontuosi, si fermò in uno davvero immenso, con una tavola imbandita di mille piatti prelibati.
Il banchetto era già stato preparato dall'orco che aveva intenzione di invitare alcuni suoi amici orchi quella sera ...ma ormai il gatto, con il suo piano perfetto ed astuto, aveva rovinato proprio tutto!
"Che splendida tavola! E che ricchezza di piatti avete fatto cucinare: selvaggina, dolci di ogni tipo, vino delle qualità più pregiate! Siete davvero generoso!", esclamò il re.
Si sedettero insieme, mangiarono e riuscirono a bere tutto il vino rosso e bianco; anche il gatto, con tutto quel correre, aveva un tremendo appetito.
Il re intanto si accorse degli sguardi dolci che sua figlia gettava al marchese e di quanto il giovane fosse incantato dalla bellezza della principessa.
Durante il banchetto decise che quel giovane ricco e gentile poteva essere degno di sua figlia, che fino ad ora non si era mai interessata a nessuno dei numerosi prìncipi venuti da lontano per chiedere la sua mano.
"Caro marchese vedo che mia figlia vi guarda in modo davvero speciale", esclamò il re ad un tratto, "se l'intuito non mi inganna, mi pare che anche voi l'amiate molto. Sarei felice di vederla vostra sposa e di festeggiare presto le nozze."
Il gatto, soddisfatto, sorrideva sotto il cappello.
Il suo padrone non ci pensò nemmeno un minuto. "Maestà, non potevate farmi regalo più bello! Sono davvero onorato di sposare vostra figlia, mi sono innamorato di lei appena l'ho vista nella vostra carrozza", rispose. Alla principessa brillavano gli occhi dalla gioia e la data delle nozze fu fissata per il giorno dopo.
Il matrimonio venne celebrato nel palazzo del re e tutte le famiglie più importanti del regno erano presenti. Vennero organizzati ricchi banchetti e festeggiamenti in tutte le piazze del reame, perchè anche il popolo potesse partecipare alla gioia di quel momento.
Per tre giorni e tre notti il paese fu in festa e si sentivano canti di gioia che auguravano agli sposi una lunga vita insieme, piena di felicità.
Così il povero figlio del mugnaio divenne un principe ricchissimo e molto amato da tutti i suoi sudditi.
Il gatto con gli stivali, che gli aveva procurato tanta fortuna, fu sempre trattato da gran signore, non ebbe più bisogno di procurarsi il cibo nei boschi e divenne il consigliere personale del re.
Di tanto in tanto dava ancora la caccia a qualche topo, ma lo faceva solo per divertimento!

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Charles Perrault

 
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skorpion72
icon1  view post Posted on 2/4/2007, 07:00




ed Ekko un'altra fiaba questa volta di Hans Christian Andersen...
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CITAZIONE
L'ELFO DELLA ROSA

In mezzo al giardino c'è un roseto ricoperto di bellissime rose.
Nella più bella vive un elfo quasi invisibile à l'occhio umano, anche se non possiamo vederlo lui ha un corpo ben proporzionato come un qualsiasi bambino, ha delle grandi ali che scendono dalle spalle fino a terra. Dietro ogni petalo della rosa si trova una sua stanza.
Oh , come profumavano quelle stanze e quanto luminose e trasparenti le sue pareti che erano i petali della rosa.
Durante tutto il giorno il piccolo elfo volava da un fiore a un altro o danzava con le farfalle nel caldo tepore del sole e seguendo i sentieri delle venature delle foglie. Era un viaggio lungo e quel giorno l'elfo l'aveva cominciato in ritardo e così prima di finire il sole era tramontato.
Si era fatto molto freddo e i fiori si piegavano sotto il vento. Bisognava tornare di corsa alla sua rosa-casetta. Giunto sul posto ebbe la sorpresa di trovare il fiore chiuso per la notte. Neanche una rosa era rimasta aperta e non poteva entrare da nessuna parte. Il piccolo elfo era molto spaventato: non aveva mai passato la notte fuori casa.
All'interno del fiore c'era sempre un bel calduccio ...rimanere fuori significava certamente morire. Improvvisamente si ricordò di un albero cresciuto all'altra estremità del giardino, che aveva degli strani fiori a forma di trombetta...forse poteva entrare in uno di quei fiori e trovare riparo fino al sorgere del sole. Prese il volo in direzione dell'albero ma si fermò di colpo: c'erano già due persone all'interno.
Tranquillo: erano un ragazzo e una ragazza bellissimi che gli fecero posto e lo riscaldarono tenendolo stretto a loro. Si amarono come il miglior bambino ama il padre e la madre.
"Purtroppo bisogna partire" disse il ragazzo alla ragazza" tuo fratello non mi vuole e mi manda in terre lontane fra mari e monti. Addio dolce sposa...sarete mia per sempre, malgrado la lontananza.”
La ragazza piangente raccolse una rosa la baciò e la diede al ragazzo.
Col calore del bacio i petali si aprirono e il piccolo elfo riuscì ad entrare...Sentiva dall'esterno: “Addio, Addio...”
Poi il ragazzo mise la rosa sul suo cuore e l'elfo non riuscì a dormire a causa dei battiti .
Il ragazzo camminava nel bosco buio e spesso prendeva la rosa e la baciava con ardore. Ogni volta l'elfo rischiava di essere schiacciato. I petali sentendo il calore del ragazzo rimanevano aperti.

Nel buio del bosco si nascondeva un'altro giovane: Il fratello malvagio della ragazza che approfittando di uno dei momenti di disattenzione del ragazzo mentre questo baciava la rosa lo pugnalò a morte. Poi taglio la testa del giovane e la seppellì insieme col corpo sotto le radici degli alberi.
"Adesso è morto e dimenticato...non tornerà mai più. Tutti sapevano che doveva partire per un lungo viaggio pericolosissimo durante il quale è facile perdere la vita...Non tornerà più e mia sorella non mi chiederà più che fine abbia fatto."
Con un calcio sparpagliò il fogliame sopra la tomba del ragazzo.
Ma il malvagio fratello non era solo...il piccolo elfo era caduto in mezzo alle foglie tutto tremante di paura e rabbia.
L'elfo riuscì ad aggrapparsi ad una foglia che rimase attaccata al capello dell'assassino.
La mattina presto il fratello giunse a casa, entrò nella camera della sorella che dormiva profondamente sognando il suo fidanzato partito per terre lontane. Egli la guardò con cattiveria poi si sdraiò per dormire.
Non vide il piccolo elfo che dalla foglia sul capello era sceso sul letto della ragazza. Entrato nell'orecchio della ragazza le raccontò, come in uno sogno, tutto quel che era successo indicando il posto dove era sepolto il ragazzo, poi disse:
"Questo non è un sogno e come prova quando ti sveglierai troverai sulla coperta una foglia".
Al risveglio la ragazza trovò la foglia...Oh, quante lacrime amare versò la povera ragazza! Ella non ebbe il coraggio di dire a nessuno quel che era venuta a sapere.

Di fronte alla finestra della ragazza c'era un roseto che si copriva di rose nuove ogni mese. Nascosto fra le rose l'elfo osservava la ragazza. Il fratello entrò varie volte nella stanza con un sorriso beffardo sul viso ,ma la ragazza non parlò.
Quando venne il buio la ragazza uscì da casa e andò a cercare il tiglio sotto il quale suo fratello aveva nascosto il corpo del suo ragazzo.
Trovato il corpo si sciolse in un profondo pianto. Pregava Dio di darle la morte. Avrebbe voluto portare il corpo in casa ma sapeva che non era possibile.
Allora prese la testa pallida con gli occhi chiusi baciò le labbra e tolse con mani tremanti dai bellissimi capelli il terriccio e il fogliame . Poi seppellì di nuovo il corpo e sparse meglio le foglie sulla tomba. Portò via la testa e un rametto di tiglio.
Arrivata nella sua stanza, prese un grande vaso di fiori, ci mise la testa,la ricoprì di terra e sopra piantò il rametto di tiglio.
L'elfo non riusciva più a guardare il triste spettacolo e dopo aver sussurrato “Addio...Addio” volò fuori dalla casa.
Ma la sua rosa era appassita.
"Come passano in fretta le cose buone e belle" egli pensò e dovette cercare un altro fiore con i petali caldi e di colore rosa.

Tutte le mattine volava alla finestra della ragazza che trovava sempre piangente sopra il vaso di fiori. Mentre la ragazza diventava sempre più pallida, il tiglio cresceva e si copriva di fiori.
Il fratello non capiva il legame nascosto fra la ragazza e il vaso e la sgridava dicendo che era una stupida...
Quando arrivava l'elfo la trovava addormentata vicino ai fiori del suo vaso, entrava nel suo orecchio e le sussurrava parole dolci che ricordavano quella notte d'amore sotto l'albero del giardino.
La ragazza faceva sogni sempre più dolci e lentamente, dolcemente passò dalla vita alla morte. Ormai era nell'aldilà con il suo amato.
Tutti i fiori aprirono le corolle rilasciando un profumo inebriante. Questo è il loro modo di salutare gli esseri che muoiono.

Dopo la morte della ragazza il fratello mise il vaso di fiori nella sua stanza, vicino al suo letto.
La pianta era bellissima e faceva un profumo inebriante.
Intanto il piccolo elfo aveva ripreso a volare da un fiore ad un'altro ed a tutte le anime che incontrava nei fiori e nelle piante raccontava la triste storia dei due ragazzi.
"La conosciamo...si la conosciamo, le nostre radici l'hanno sentita dalle labbra del ragazzo".
L'elfo non capì la loro indifferenza e volò a raccontare la storia alle api.
Le api andarono dalla loro regina.
Sentita la storia la regina dette l'ordine alle sue api di ammazzare l'assassino il giorno dopo.
La prima notte dopo la morte della ragazza mentre il malvagio fratello si era addormentato sotto l'alberello fiorito, da ogni fiore uscirono minuscoli spiriti quasi invisibili armati di lance con la punta avvelenata.
Nelle orecchie gli dissero delle cose che gli fecero nascere degli incubi, poi gli punsero la lingua con le spade avvelenate.
"Abbiamo vendicato il ragazzo morto" dissero e poi tornarono all'interno dei fiori.
Quando il mattino furono aperte le finestre l'elfo insieme alla regina con tutte le sue api si precipitarono all'interno ma trovarono l'uomo già morto.
La gente diceva:"E il profumo dei fiori che gli ha dato la morte."
Allora l'elfo capì e spiegò alla regina come i fiori si erano vendicati. Le api continuavano a volare intorno all'alberello. Quando un uomo volle spostare il vaso un'ape lo punse, il vaso cadde e si ruppe, tutti videro il cranio all'interno.
Allora la gente capì che il morto era l'assassino del ragazzo.
Le api volando in giro raccontarono della vendetta dei fiori e del piccolo elfo.

Dietro il più piccolo fiore ci può essere un essere pronto a raddrizzare i torti subiti.

[elfo]


Traduzione e illustrazione di Avian


Con la collaborazione del Forum Messinaweb un grazie a Fleur, Stella, Aurora, Sandy e Armando Bettozzi

di Hans Christian Andersen

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